Vai al contenuto

Pagina:Petruccelli Della Gattina - Le notti degli emigrati a Londra, Milano, Treves, 1872.djvu/167

Da Wikisource.

ove si consuma più di questo vino, autentico o apocrifo che sia.

Il destino definitivo dei deportati è fissato dalla Commissione che siede a Tobolsk, quandoFonte/commento: Pagina:Petruccelli Della Gattina - Le notti degli emigrati a Londra, Milano, Treves, 1872.djvu/376 condannati vi arrivano per convoglio. Io arrivava in kibitka. Gli era dunque il governatore generale della Siberia occidentale, residente a Omsk, che doveva statuire sul mio stabilimento. Partimmo dunque diritto per questa capitale.

A Novozaimsk, dopo Yalontorowsk, entrammo nelle steppe, cui percorremmo per parecchi giorni, molto al di là di Tomsk. Le strade sono cattive, il cielo grigio e basso; il silenzio sarebbe assoluto, se i campanelli dei cavalli non lo interrompessero. Passiamo l’Ichim presso Abatskaia, e cominciamo a trovare dei blokhaus di terra e di legno, di distanza in distanza sulla strada, ma abbandonati, dappoichè le tribù dei Kalmuki e dei Khirghisi si sono sottomesse definitivamente.

La Siberia pesava già sopra di me: la tristezza mi opprimeva. Nelle vicinanze di Omsk, un barcone ci prese a bordo per farci traversare il Yenisei, uno dei più larghi fiumi della Siberia. Le acque fangose si frangevano con impeto contro la barca. Ed eccoci a Omsk.

La kibitka si fermò innanzi la fortezza per dare avviso del mio arrivo al comandante, ed i gendarmi mi depositarono nel corpo di guardia, vicino al palazzo del governatore, il generale Duhamel. Un’ora non era scorsa, che avevo già ricevuto la visita del comandante della fortezza e del commissario di polizia, e ch’ero chiamato alla presenza del governatore.