Pagina:Petruccelli Della Gattina - Le notti degli emigrati a Londra, Milano, Treves, 1872.djvu/286

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stirpi cui aveva traversate. I Goti batterono gli Unni sulle sponde del Netad e li ricacciarono in Asia. Poi si divisero dagli slavi: questi rivennero nelle loro contrade e conservarono le loro abitudini ed il loro organamento sociale; i Goti seguirono la loro attrazione naturale verso l’Occidente.

La razza slava ed i suoi rami ellenici erano attirati verso l’Oriente e Costantinopoli.

Lasciamo da banda la varietà ellenica, o dorica, la quale, in faccia delle concezioni gigantesche e mostruose della Caldea e dell’Egitto, si concentrò e s’isolò, e seguiamo il movimento della varietà Tsciuda.

Questo ramo della razza slava del nord, occupava le sponde orientali del Baltico, si stendeva lungo il mare Bianco fino alle foci dell’Oby e nei profondi del continente Asiatico. Queste contrade, quasi deserte oggidì nella parte che forma le vaste solitudini della Siberia, mostrano nelle tombe e nelle gallerie delle mine dell’Altai le tracce di una civiltà, il cui sovvenire storico è perduto. Questa varietà della razza slava abitava il doppio versante della catena degli Ural, di cui l’uno discende verso l’Oby e l’altro verso la Volga. Queglino che accampavano sull’Oby, e formavano l’Obdoria o l’Ugoria discesero, verso l’XI secolo, alla volta del bacino del Danubio, e costituirono la razza dominante dei Maggyari in Ungheria. Queglino che guardavano la Volga, andarono a formare la Bulgaria o Volgaria. Questa corrente d’invasione settentrionale, sul fuoco centrale della razza slava, si opponeva alla corrente meridionale, la quale, trascinando seco dei brani della razza mongolica, partiva dall’Oriente e dalle sponde