Pagina:Petruccelli Della Gattina - Le notti degli emigrati a Londra, Milano, Treves, 1872.djvu/60

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dati da Baumgarten, da Dobay, da Czetz, avevano incontrato l’inimico in marcia. Il 18, Baumgarten schiacciò Urban, lo sciacallo dell’esercito austriaco. Il 19, Dobay battè Wardener. Il 20, Czetz, che ha scritto la storia di questa campagna, ruppe la terza colonna austro-valacca. Il 23, Bem incontrò la brigata imperiale di Jablonowski, l’attaccò alla baionetta, e la disperse. Ci precipitammo allora verso Kolosvar. La marcia era talmente forzata, che rosicavamo un pezzo di pan nero senza fermarci, e rimettevamo il sonno alla fine della campagna, come diceva Petöfy, che era aiutante di campo di Bem. Arrivammo a Kolosvar, capitale della Transilvania, il 23 dicembre, proprio il giorno fissato previamente da Bem al Comitato di difesa. Gli Austriaci non accettarono la battaglia, e noi entrammo nella città che essi abbandonarono.

— Bene! disse Bem, ecco pagata in scadenza la nostra cambiale.

Egli proclamò un’amnistia generale; ma, mentre lo si cercava per acclamarlo, eravamo nuovamente in marcia. Il 29, avevamo di fronte Urban e Jablonowski, trincerati in una eccellente posizione presso Bethlen. La fucilata e il cannoneggiamento principiarono. Di punto in bianco, Bem esclama:

— Finiamola con codesti buffetti: alla baionetta.

Un’ora dopo, gli Austro-Valacchi erano in rotta.

Bem inseguì Urban; Riczko, Jablonowski. Il 31, Bem e Riczko batterono di nuovo il nemico. Ci fermammo. Le munizioni erano esauste. Le nuove munizioni arrivarono il 2 gennaio. Il 3 del 1849, Bem raggiunse gli Austriaci presso Tihucza, appostati in un passo formidabile. Il combattimento durò tutta la giornata. Alla sera, gli imperiali tagliati a pezzi nella