Pagina:Petruccelli della Gattina - I suicidi di Parigi, Milano, Sonzogno, 1876.djvu/241

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— Ciò si può — io anzi lo comprendo. Ma noi, noi non ne siamo mica contenti. Egli abbassa la nostra classe.

— Che mi dite voi dunque, père Pradau?

— Mio Dio, sì: nè più, nè meno! Quando io mi sono deciso — io, cittadino libero del bel regno di Francia e di Navarra, ad entrare nell’ordine sociale detto — molto impertinentemente e molto impropriamente — dei domestici, io ò studiato la legge fondamentale e costituzionale di questa classe — i nostri principii dell’89, a noi, che!

— Spiegatevi un poco più chiaro, père Pradau.

— E voi state attento M. Claret. I nostri antenati ci avevano legato delle tradizioni eccellenti, cui la monarchia borghese ci à fatto perdere. Perocchè la legittimità dei lacchè à naufragato nelle giornate di luglio con la monarchia legittima del ramo primogenito.

— Ciò potrebbe ben essere, père Pradau.

— Ciò è, M. Claret. Un grande spirito del secolo scorso, un gentiluomo, il signor di Montesquieu à detto in qualche parte1: «Questo corpo dei lacchè è più rispettabile in Francia che altrove: egli è un semenzaio di grandi signori; ricolma i vuoti degli altri stati. Queglino che lo compongono, prendono il posto dei Grandi sgraziati, dei magistrati ruinati, dei gentiluomini uccisi nei furori della guerra, e quando non possono supplire da sè stessi, rilevano tutte le grandi case per mezzo delle loro figlie, le quali sono come una specie di fumiere che ingrassa le terre montagnose ed aride.»

— Catteri! catteri! che l’è bello! — sclamò M. Claret.

— Non è vero? — riprese lo zio Pradau. Ma non deploriamo più codesto — avvegnachè avessimo a rassegnarci, con rammarico, a non più battere le scolte di notte; a non più bastonare il borghese; a non far comunella con lo studente, ed a fare, in virtù d’un principio passato in consuetudine, i figliuoli dei nostri padroni.

— Eh eh! mica sovente, père Pradau.

— Di chi la colpa? Una cosa non pertanto era restata in piedi in questa ruina delle istituzioni dei nostri padri: che il domestico avrebbe servito il meno possibile il suo padrone e si sarebbe fatto il più possibile servire da lui.

  1. Lettres Persanes.