Pagina:Petruccelli della Gattina - I suicidi di Parigi, Milano, Sonzogno, 1876.djvu/273

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di preoccuparsi poco dei ministri, molto delle loro ganze, delle ganze-padroni, e delle padronesse dei padroni. Tutta la sua abilità doveva consistere nella scelta, ed, al peggio andare, in salvar la capra ed i cavoli: divenire il favorito di tutte senza offenderne alcuna!

Munito di queste istruzioni ad aures, il duca di Balbek giunse a Parigi.

L’altitudine delle sue funzioni lo inebriava.

Gli si avrebbe potuto augurare un poco più di penetrazione, uno spirito più pronto e più fino, un’istruzione più sostanziale, delle maniere più scelte, un’aria da più gran-signore. Ma, a parte ciò, e’ non poteva negarsi che il duca non fosse bravamente attagliato alla sua parte.

Lo si addimandava, nei saloni: l’Antinoo! È vero che si soggiungeva: dell’Auvergne! Ma che importa! dell’Auvergne o della Bauce, un bell’uomo è sempre un bell’uomo.

Il duca era il meglio pettinato di tutti quei signori del corpo diplomatico. Alcuno non portava come lui un abito assestato alla vita. Aveva inventato un taglio di collarini che aveva messo in frega il jockey-club. Il nodo della sua cravatta era l’avvenimento di tutti i giorni — e formava la disperazione dello stesso M. de Talleyrand, che viveva ancora, ed aveva sempre, come si sa, delle grandi pretensioni su questo arnese. Si occupava con assiduità della riforma del cappello — ed uno de’ suoi attachés andava giornalmente alla biblioteca Richelieu per consultare, al proposito, i classici greci e romani.

I suoi mustacchi lunghi e folti, sur una faccia pallida, gli meritavano la più profonda considerazione dei segretari e degli attachés di ambasciate in massa: un segreto doveva nicchiare in fra quei peli! Che vi pare?

Di più, il duca di Balbek era poeta. I gesuiti gli avevano insegnato a manipolare un epigramma latino ed un acrostico greco — per fino una barcarola. Meglio ancora, egli sapeva far della cucina, come danzava la gavotte — ed il fu nostro illustre amico, Dumas padre, gli doveva la ricetta della sua famosa insalata ai trentasette ingredienti.

Possedeva, oltre a ciò, copia di piccole abilità di società per divertire le dame alla campagna. Tagliava nella carta