Pagina:Piano regolatore di Roma 1883 - Relazione.djvu/122

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città, collegato alle ferrovie che ora fanno capo a Roma, e alle altre in progetto; il quale permetta l’impianto di stazioni in vari punti e più a contatto dell’abitato; e serva alternativamente ai treni che transitano sulle grandi ferrovie, ai treni delle ferrovie economiche provenienti dai vicini paesi, a quelli infine pel servizio esclusivo della città. Di più l’autore propone alcune diramazioni dalla linea di cinta, che tendano verso l’interno di Roma, sia per comodo dei viaggiatori, sia per allacciare i luoghi ove fossero impiantati degli stabilimenti industriali, usando di carrozze automotrici e a velocità moderate. La linea di circonvallazione corre per lunghi tratti in sotterraneo, ove all’esterno, ove all’interno delle mura, e dove rimane a cielo aperto, offre il comodo di parecchie stazioni, al Macao cioè, al Ministero delle Finanze, presso piazza di Spagna, fuori porta del Popolo, in prati di Castello, presso porta Cavalleggieri, oltre le due stazioni in Trastevere e a Termini. Le diramazioni poi interne e principali sarebbero dirette al circo Agonale, alla via Cavour dietro la piazza di Venezia, al mercato presso la Bocca della Verità, al quartiere di Testaccio. Il preciso andamento di tutte queste linee bisogna vederlo nella pianta e profilo esposto nell’antisala consiliare, ed è descritto in una memoria a stampa che l’accompagna.

Quantunque un tale progetto non possa considerarsi come parte del piano regolatore, tuttavia vi si collega come grande mezzo di transito e di traffico. Per questo motivo, ed in questo senso, la Commissione ha creduto prenderne notizia; che in quanto all’esame tecnico e alle concessioni per eseguirlo, deve lasciarsene il còmpito al