Pagina:Piano regolatore di Roma 1883 - Relazione.djvu/71

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se ne farebbe la prosecuzione ed esporre i criterii ai quali informasi.

Le tre grandi strade, che movendo dalla piazza del Popolo tanto efficacemente, e per l’effetto estetico, e per la ben ideata giacitura, penetrano nei centri più popolosi dell’abitato, ad un tratto si può dire che cessino, od almeno rimangano prive di comode comunicazioni coi rioni estremi della città. Abbiamo già detto quali vantaggi trarrannosi, a nostro avviso, dalla prosecuzione della via Ripetta; ora vedremo, che non minori se ne otterrebbero colla prosecuzione del Corso, come è delineata nel piano. Supposta, pel momento, ampliata la Piazza Venezia, occorre allargare, sulla sinistra di chi vi entra, la via della Ripresa dei Barberi fin presso gli avanzi dell’antico sepolcro di Bibulo, che rimarrà isolato, formandovi una piazzetta che permetta di biforcare la nuova strada. Un ramo di questa, largo metri 10, seguirebbe l’andamento della via di Marforio fino a raggiungerne il culmine, e poi abbandonando il ramo discendente al Foro romano, continuerebbe dolcemente incurvato e costeggiando la rupe Capitolina, senza offesa di questa nè del Carcere Mamertino, per entrare nel piazzale di Campidoglio, fra il Palazzo Senatorio e quello dei Musei, con la pendenza del 4 per cento, assai più agiato della salita opposta delle Tre Pile, e con magnifica vista sul Fôro.

Il ramo principale però della nuova strada sarebbe condotto a sboccare direttamente al Foro stesso, presso il tempio d’Antonino e Faustina, sull’andamento della via Cremona, e della via della Salara Vecchia, da allargare alla loro destra. Allo sbocco sul Fôro si apre