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90 il cuore del passero


«No, io non istringerò - pensai - io ti ridonerò la tua libertà. Povero animaluccio vissuto sempre lì su quella scala, senza avere imparato altro che a fare ci, ci! Oramai, vecchio, giusta cosa è che tu goda di quello che solo godono gli abitatori dell'aria, finchè l'uomo non li uccide: un po' di libertà!»

E pur tuttavia era una cosa che faceva pena sentire come quel piccolo cuore battesse precipitosamente. Come può un piccolo muscolo pulsare così?

Quando noi, grossi animali voraci, mangiamo un arrosto di uccelletti, non ci avvediamo nè meno di quel piccolo cuore: lo divoriamo assieme a tutto il resto.

Eppure è un piccolo cuore che batte così!

Ho pensato a tutte le macchine che fanno gli uomini; le uniformi e multiformi macchine; le enormi e le minime.

Nessuna mi ricordava questo rumore meraviglioso. Egli è che questo è un rumore vitale, e il meccanico, forse, si è chiamato Dio.

Pulsava che pareva un anelito, così grande che penetrava sin dentro di me; così ripetuto nel tempo che io credo che in un secondo avesse battuto dieci volte; così fragoroso che io mi voltavo qualche volta con timore che la mamma sentisse e uscisse dalla stanza per