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il cuore del passero 91

isgridarmi. Come non scoppia il piccolo involucro di penne?

Le due zampettine pendevano in giù inerti dal mio pugno. Una era diritta, l'altra era quella rattrappita che avea medicato io nove anni addietro.

- Ti ricordi, ingrato, quando io ti medicai?

E col dito dell'altra mano toccai quella testolina soffice e piatta.

Il piccolo cuore batteva oramai spaventosamente.

- Va! va! - dissi - va anche tu, va almeno tu libero! Cerca la foresta dove vi sieno tutte le belve che nascono dalla terra e camminano su la terra, meno l'uomo. Cercati la compagna, fatti il nido. Va sopra la foresta: scandi l'azzurro: impara a cantare!

*


Il sole cadeva oramai dietro gli squallidi tetti; la nenia delle campane che chiamavano per il vespero, rompeva sola il tedio immobile di quella mia vecchia città melanconica.

- Va libero!

E lo lanciai con violenza in alto e apersi il pugno.