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Centenario Leopardiano: Il nuovo Santo | 121 |
fanno tante feste? lo sapete voi? - chiesi ad una donna che mi camminava del pari.
Ella mi guardò, girò attorno due occhi ebeti, poi disse:
- Sarà per qualche santo nuovo!
- Questa è la verità, buona donna; sono proprio le feste per un santo nuovo. Anche egli ha sofferto e poi è morto affinchè questi morti potessero risorgere: lo stesso come ha fatto il nostro Signore Gesù Nazareno. La cupola del cielo è più grande di quella di Loreto e Dio ci fa stare tutti i Santi che vuole.
Così io spiegai, ed ella fe' cenno che mi avea compreso benissimo.
Ma per consolazione della vista e del cuore su per le ripe coperte di pruni polverosi e densi, su cui la vitalba gettava i suoi festoni rigogliosi, si arrampicavano a modo di caprette alcune fanciulline bellissime, ma assai sudice. Coglievano le more da' pruni e parte mangiavano, parte, forse imitando il costume di Loreto, infilavano e ne facevano corone.
Mi fermai e dissi ad una:
- Perchè non ti lavi la faccia?
Ella mi rivolse il caro volto imbrattato e gli occhi puri e profondi come l'ignoto che è in ogni bambino, e disse: - Pulito come uno specchio!