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Donna Felicita, dama di chiaro lignaggio, di molta mondana esperienza e ancor piacente nel candore dei capelli e nella non inelegante pinguedine senile, scese con tutta precauzione dall'oscuro e stretto bugigattolo della vettura da piazza, appoggiandosi con una mano alla mano di suo nipote, il signor avvocato Paolo, e con l'altra mano alla fine mano guantata di Irma, la fidanzata del detto signor avvocato.
- Signora, che orrore: nevica ancora, nevica! - sclamò Irma, ritraendo il piccolo capo nel folto bavero di pelliccia che aveva frettolosamente alzato.
- E a larghe falde, signorina, a larghe falde che è un piacere! - rispose donna Felicita allegramente, ma invece di far presto a salire i quattro gradini e ripararsi sotto la tettoia esterna della stazione, volse lo sguardo