Pagina:Piceno Annonario ossia Gallia Senonia illustrata Antonio Brandimarte 1825.djvu/203

Da Wikisource.

187

deridere dai Lettori asserendo che Camerino era un castello chiamato Fermo per nome e per natura? S’era chiamato Fermo, perchè egli lo appella Camerino? Se si chiamava Camerino perchè lo chiama Fermo? Siegue Luitprando a dire, che essendo posta nelle angustie la moglie di Vidone, a forza di denaro corruppe una persona assai familiare di Arnolfo, e la indusse a dare a bere al suo Re una bevanda, che Ella gli diede, la quale non cagionava la morte. Essendo stata questa bevuta da Arnolfo fu sorpreso da sì gran sonno, che non potè essere destato neppure dopo tre giorni. Posto egli in questo stato sembrava, mentre lo scuotevano i suoi familiari, che mugisse piuttosto, che parlasse, e questo fatto costrinse tutti a non combattere, ma a retrocederne: repedare omnes compulit, non pugnare. Non parla dunque Luitprando nè della distruzione di Matelica, nè di altra Città, ed il Compagnoni la suppose. Io similmente sarei rimasto ingannato da lui, come rimasero il Turchi, ed il Colucci, se non ricorreva alla lettura di Luitprando. Avendo riferite le altrui opinioni, dirò quello, che io penso.

Dopo l’anno 574 di nostra salute l’eccidio avvenne, e quasi la totale rovina delle Città, che descrissi. Imperocchè afflitta l’Italia dalle guerre, dalla fame, e dalla peste trovossi esposta nel 567 al furore de’ Longobardi. Approfittandosi Alboino loro Re della disgrazia di Narsete, e della negligenza dell’Imperadore di Oriente l’invase, e dopo essersi insignorito della Liguria, e dell’Emilia sottomise quasi del tutto al suo dominio la Toscana, e l’Umbria. Incendiò Pietra Pertusa fortezza inespugnabile posta nel Furlo, e poscia proseguì la sua marcia pel Piceno penetrando nel Sannio sino sulle frontiere della Campania. Quei Longobardi, che ajutarono Narsete presso Sentino nella battaglia, in cui fu ucciso il Re Totila, e che Narsete a forza di denaro sotto la scorta di Valeriano rimandò nella Pannonia, perchè al dir di Procopio non contenti di predare i luoghi per dove passavano, gli ardevano non perdonandola ai più belli edificj ritornarono dician-