Pagina:Pietro Jacopo Fraticelli Delle Antiche carceri di Firenze denominate delle Stinche.djvu/23

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il quale nell’ultimo edificato, e che esiste anche al presente, rappresentò la ferrata d’una carcere ed

    ghe, e le prede sono scarse: vorrei però che Vostra Altezza me ne concedesse la licenza per la bandita delle Cascine. — Molto poco chiedete, — disse il Granduca, e non ebbe appena egli parlato, che furono dati gli ordini per tale facoltà; e Giovanni non prima l’ebbe avuta, che incominciò a valersene. Accaddegli una mattina l’esservi trovato da una squadra di birri, che messolo in mezzo (solita usanza di quella gente) gli dimandarono, chi il faceva andare a civetta in quel luogo. — Le mie gambe, rispose, e il sapere che qui sono più pettirossi che altrove. — Ma sapete voi, disser coloro, che qui è bandita? — Io non so tante cose, riprese Giovanni, e penso che il mondo sia fatto per tutti. — Or sappiate, dissero i birri, che questo è un di quei luoghi del mondo, che non è per tutti; però venitevene con esso noi.— Lo presero, lo legarono, e poi per la porta a S. Piergattolini, corteggiato da gran comitiva di ragazzi e da ogni sorta di persone, che bene il conoscevano per aver egli operato presso a quella porta, ed anche per avere sua abitazione in quella contrada, conducevanlo alle carceri del bargello. Giunse in Mercato nuovo nell’ora appunto dello spasseggiare che fannovi i Negozianti e i Cavalieri; onde alcuni di loro suoi conoscenti ed amici, lasciati i negozi, s’accostarono a lui, e con gran pena domandarongli di quel successo. Rispose un di coloro: che per averlo trovato a civettare nelle Cascine senza licenza. — Come senza licenza? disse Giovanni; la licenza io l’ho bella e buona; — e messa, come ei potè il meglio, la mano alla tasca, fecela loro vedere. — O perchè non ce la mostraste voi quando vi pigliammo? dissero i birri. — Oh ve lo dirò io, disse Giovanni a voce alta, perchè se io ve l’avessi mostrata allora, voi non avreste avuta la fischiata in Mercato nuovo, che v’avrete adesso.— E tanto bastò, come noi dir sogliamo, per dar le mosse a’ tremoti, perchè in un subito e dalle Loggie di Mercato nuovo e dalle botteghe da tutta