te, ne saria tormentata con molta crudeltà da quel Demonio, che ne hà cura con dolori, et infermità grandissime nel corpo in pena della sua fraude, e bugia, in modo che raccontò quella donna in tali casi havere patiti più giorni, e notti continui tormenti, e quanto essa faceva svaniva, in modo che fù costretta confessare, che senza giusta causa havea lasciato d’intervenire à quel consesso, e con giuramento promise di non farlo mai più, nè di ricusare mai più d’intervenirvi, et in cotal guisa si liberò da quei tormenti, et havendo fatta detta promessa la notte seguente si sentì chiamare come con una voce humana dal Demonio suo custode, il quale, conforme disse è in uso appò di loro di non chiamarlo altrimenti Demonio; ma Martinetto, Martinello, ò Maestrino, così con nome diminutivo, forsi perche ciò dinota amorevolezza; et alla chiamata destandosi solea ontarsi il corpo in certe parti, e membri, et uscendo dalla casa trovava il suo maledetto Maestrino in forma di Capro avanti la porta, sul quale essa cavalcando solea aventarsi al collo di quello per tenersi, e per