Pagina:Pirandello - L'Esclusa, 1919.djvu/193

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do fuggevole alla fronte di quell’uomo sempre contratta, e poi si dava a immaginare che sorta di pensieri sotto tal fronte dovesse albergare quel testone ispido: — sciocchi, no, certamente; ma forse brutali.

Una sola volta aveva udito la voce di lui, e fu una mattina, in cui, avendole il Mormoni accennato con gli occhi l’istrice sprofondato al solito nella lettura del giornale, ella, per non condividere l’ironia ch’era in quell’accenno, e per fare stizza al “grand’uomo„, si lasciò sfuggire dalle labbra inconsultamente:

— Buon giorno, professor Falcone.

— Riverisco, — grugnì in risposta colui, senza levar gli occhi dal giornale.

Un’altra mattina, Marta, entrando in sala, fu molto sorpresa di trovarvi accesa una disputa tra il Falcone e il Nusco. Questi, col volto infiammato, un sorriso nervoso su le labbra e le mani tremolanti, cercava di far valere la propria opinione con molti sarà, ma.... investiti dalla dura voce del Falcone, il quale senza dar retta all’avversario seguitava a parlare con gli occhi al giornale spiegato davanti. Il Mormoni ascoltava in una delle sue attitudini monumentali, non degnando di una parola quelle “scempiataggini„

Il Falcone s’era scagliato contro quei letterati che inacidivano i loro versi e le loro prose d’una