Pagina:Pirandello - L'Esclusa, 1919.djvu/210

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forte alcuni brani di vecchia e piana musica, delizia della madre, avrebbe voluto gridare rabbiosamente che smettesse.

Ah la tranquillità della madre e de la sorella, la quiete de la casa, la musica, i discorsi alieni, come la facevano soffrire, adesso!

Sì, opera sua; ma nessuno dunque intendeva, nessuno indovinava a prezzo di quale martirio? Fatta una croce sul passato, non doveva parlarsene più? N’erano uscite, loro, la madre e la sorella; ed ecco: una nuova vita, calma e modesta, era ricominciata per esse. Ma lei? la sua vita, la sua giovinezza dovevano rimanere sepolte lì, nel passato? Non se ne doveva più parlare? Quel ch’era stato era stato? Morta? tutto morto, per sé? Viva solamente per far vivere gli altri? Sì sì, se ne sarebbe magari contentata se, esclusa così dalla vita, le avessero almeno concesso di godere in pace dello spettacolo dolce e quieto di quella casetta, ch’era come edificata sul sepolcro di lei.... Ma che si parlasse almeno un poco, che si avesse qualche compianto almeno della sua giovinezza morta, della sua vita spezzata! Era stato pure un delitto spezzarle la vita così, senza ragione, stroncarle così la giovinezza! Non se ne doveva più parlare?

Un’ombra, e ancora combattuta! perseguitata ancora! Il giorno appresso, certo, avrebbe rive-