Pagina:Pirandello - Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Firenze, Bemporad, 1925.djvu/105

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§ 1.


Non ho più il minimo dubbio: ella sa della mia amicizia per Giorgio Mirelli, e sa che Aldo Nuti tra poco sarà qui.

Le due notizie le sono venute, certamente, da Carlo Ferro.

Ma come avviene, che qua non si voglia ricordare ciò ch’è accaduto tra i due, e non si siano troncate subito le pratiche col Nuti? A favorire queste pratiche s’è adoperato con molto impegno, sotto mano, il Polacco, amico del Nuti, e a cui il Nuti fin da principio s’è rivolto. Pare che il Polacco abbia ottenuto da uno dei giovanotti che sono qua «dilettanti», il Fleccia, la vendita a ottime condizioni dei dieci carati che costui possedeva. Da alcuni giorni, infatti, il Fleccia va dicendo che s’è annojato di stare a Roma e che andrà a Parigi.

Si sa che, di questi giovanotti, i più, oltre che per tutto il resto, bazzicano qui per l’amicizia contratta, o che vorrebbero contrarre, con qualche giovane attrice; e che tanti se ne vanno, quando non sono riusciti a contrarla, o se ne sono stancati. Diciamo amicizia: per fortuna, le parole non arrossiscono.