Pagina:Pisacane - Saggio sulla rivoluzione.djvu/265

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perchè non determina nulla. Il primo caso non è ammissibile, dacchè ripugna egualmente alla logica ed alla storia, dunque sta il secondo.

«La formola italiana, intesa a dovere, sopprime dunque per sempre ogni casta, ogni interprete privilegiato, ogni intermediario per diritto proprio tra Dio, padre e inspiratore dell’umanità, e l’umanità stessa.» Ma perchè possa produrre tanti bei frutti la formola va intesa a dovere, cioè nel senso di Mazzini; chè altrimenti, preso ciascun termine come suona, non ha senso alcuno determinato. E questa clausola sola non prova abbastanza la completa nullità della formola mazziniana? La francese all’incontro sopprime ogni casta, ogni interprete privilegiato, senza bisogno di chiose, che ne la facciano intendere a dovere; ma semplicemente in virtù del senso naturale, ordinario e vulgarissimo delle parole. Dovunque sia libertà, eguaglianza e fratellanza, ivi è impossibile fino il concetto di casta e di privilegio; laddove Dio e il Popolo sono dappertutto, e pure dappertutto regna il privilegio e la casta.

«La formola italiana, generalizzata da una nazione all’associazione delle nazioni, dichiarata fondamento d’una teoria della vita: Dio è Dio, e l’umanità è suo profeta.» Non so capire come un apostolo del progresso abbia potuto tenere questo linguaggio, che odora così forte di musulmano. Oh! Mazzini dovea lasciarlo a quei devoti e fanatici settarii, i quali credono tanto più fermamente una cosa, quanto più è incomprensibile ed assurda; ma egli parla ad uomini civili del secolo XIX, e sa meglio di me, che costoro non sono disposti a credere, se non quello che intendono. O spera forse d’aver loro tolto ogni dubbio e chiarita ogni difficoltà con quella strana definizione. Dio è Dio? E quando avranno imparato che Dio è Dio, conosceranno