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STUDIO CRITICO SUI CANTI POPOLARI 99


io vo’ avvertire che nessuno di essi deve confondersi, pel contenuto o pel più o men chiaro significato, coi canti de’ quali passerò a trattare.


IX. Ricordi storici.


Questa rassegna della poesia popolare siciliana è il risultato di oltre tremila canti1; e giova tenerla presente per ciò che sarò per dire nel corso di queste pagine.

Varie sono le fonti alle quali il canto attinge la sua delicatezza di pensieri e di affetti, la sua grazia di espressione: prima fra tutte quel sentimento di cui più innanzi toccai qual parte costitutiva d’esso canto. E lo dico principal fonte, perchè esso, più che altro, in massima parte concorre ad avvivare le impressioni delle cose percepite dietro grande commovimento dell’animo. Togli il sentimento a un popolo, esso non saprà che farsi della vita: toglilo ad un poeta (e tanti non l’hanno che stimansi poeti d’alto valore), ed egli si stempererà in concettini freddi e ricercati.

Ma oltre di questa facoltà del sentimento, v’hanno delle ragioni buone a spiegare perchè uno piuttosto che un altro elemento debba prevalere nel nostro canto: ed io, che colla maggior brevità ho fatto intravedere queste ragioni, che ora vorrei addimandare etnografiche e morali, io non tornerò su questo assunto, bastandomi solo di averlo sfiorato. Farò invece opera profìcua se riu-

  1. Circa 1300 pubblicati dal Vigo, 749 dal Salomone-Marino; gli altri inediti fanno seguito a questo studio.