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EUREKA 43 Concepire come la materia possa essere stata diffusa attraverso allo spazio, cosi da adempiere, in pari tempo, alle condizioni d irradiazione e di distribuzione generalmente uguale. Per comodità d’ illustrazione, imaginiamo in primo luogo una sfera concava di vetro o di qualunque altra cosa, che occupi lo spazio attraverso il quale la materia universale deve essere così ugualmente diffusa, per mezzo dell' irradiazione della particella assoluta, indipendente, incondizionata, posta nel centro della sfera. Ora, un certo sforzo del potere diffusivo (che noi presumiamo essere la Divina Volontà) — in altri termini, una certa forza — la cui misura è la quantità di materia emessa, cioè il numero degli atomi — emette, per irradiazione, appunto quel dato numero di atomi ; lanciandoli in ogni direzione fuori dal centro — la loro prossimità reciproca diminuisce a misura che si allontanano — finché poi vengono distribuiti irregolarmente sopra la superficie interna della sfera. Quando questi atomi hanno raggiunto questa posizione o mentre stanno per raggiungerla, un secondo esercizio inferiore della stessa forza — o una seconda forza inferiore della stessa natura — emette, nello stesso modo — cioè per irradiazione come prima — un secondo strato di atomi che va a depositarsi sul primo; il numero degli atomi in questo caso, come nel primo, essendo naturalmente la misura della forza che li emette; in altri termini, la forza è precisamente adattata allo scopo che si prefigge — la forza, ed il numero degli atomi mandati fuori dalla forza è direttamente proporzionale. Quando questo secondo strato ha raggiunto la sua destinazione — o mentre le si avvicina — un terzo esercizio inferiore della stessa forza, o una terza inferiore forza della stessa natura — il numero degli atomi emessi essendo in tutti e tre i casi la misura della forza — va a depositare un terzo strato sul secondo, e così via, finché questi concentrici strati, decrescendo gradatamente, giungono finalmente al punto centrale e la materia diffusiva, simultaneamente alla forza diffusiva, viene esaurita. Noi abbiamo ora la sfera riempita, per mezzo dell’ irradiazione, di atomi generalmente diffusi. Le due condizioni necessarie — quella dell’ irradiazione e quella dell’equa diffusione — sono soddisfatte per mezzo del solo processo in cui si può concepire l’impossibilità del loro compimento simultaneo. Per questa ragione io aspetto pieno di confidenza di trovare, nascosto dietro alla presente condizione degli atomi così distribuiti in tutta la sfera, il segreto che io sto cercando — 1’ importante principio del modus operandi della legge Newtoniana. Esaminiamo, ora, la condizione attuale degli atomi.