Pagina:Poe - Storie incredibili, 1869.djvu/217

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minuti, e rimasi calmo. Ma il battito si faceva sempre più forte, — sempre più forte. Io credeva che il cuore fosse per iscoppiarne. Ed ecco che un nuovo affanno mi colse, mi avvinse in tutta la persona: — il rumore poteva essere sentito da un qualche vicino! — Eh, via; l’ora del vecchio era giunta, — era scoccata! Emisi un grand’urlo, aprii bruscamente la lanterna e mi slanciai furibondo nella camera. E’ diede un solo grido, — un solo. E in un attimo lo precipitai a terra, e gli rovesciai sopra tutto il peso formidabile del letto. E allora sorrisi soddisfatto, sorrisi di trionfo, veggendo il cómpito mio assicurato. Tuttavia, per alcuni minuti ancora, il cuor battè con suono indistinto: ma non me ’n curai più che tanto; non si poteva omai più sentire attraverso il muro. E dopo molto cessò..... Il vecchio era morto. Rialzai il letto, e ne esaminai il corpo. Sì; egli era proprio rigido, — rigido, — cadavere. Gli posi la mano sul cuore e ve la tenni per alcuni minuti. Nessuna pulsazione, nessuna; — proprio cadavere.

Oh, finalmente il suo occhio, l’occhio di avoltojo non mi tormentava più!

Or bene, se voi persistete a tenermi tuttavia per pazzo, io son certo che la vostra credenza svanirà quando conoscerete tutte le sagaci precauzioni da me prese per nascondere il cadavere. Man mano che la notte avanzava, io era con tutta l’anima e nel più perfetto silenzio intento al mio lavoro. Tagliai la testa, tagliai le braccia, tagliai le gambe.

E dappoi, strappate tre tavole dall’assito della stanza, il tutto deposi tra ben commesse assicelle; quindi riposi queste con tale precisione, con tale