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Così un anno estinse tre vite fraterne. — A Custoza, Carlo; a Lissa, Luigi — giornate fatali all’Italia — d’inettezza, di viltà e di eroismo. E a te il male del cuore svegliava il morbo che non perdona.
1866!
Religione ed affetto mi fanno oggi dovere di quì rammentarti.
Spirito celeste, vale!
- Milano, 7 settembre.
Il Traduttore.