Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/15

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il tesoretto 9

     195di diversi animali
che non so ben dir quali,
ma omini e mogliere,
bestie, serpent’ e fiere,
e pesci a grandi schiere,
     200e di tutte maniere
ucelli voladori,
ed erbe e frutti e fiori,
e pietre e margherite
che son molto gradite,
     205e altre cose tante
che null’omo parlante
le porìa nominare,
né ’n parte divisare.
Ma tanto ne so dire
     210ch’io le vidi ubidire,
finire e cominciare,
morire e ’ngenerare
e prender lor natura,
sí come una figura,
     215ch’io vidi, comandava.
Ed ella mi sembrava
come fosse incarnata,
talora isfigurata;
talor toccava ’l cielo,
     220sí che parea suo velo;
e talor lo mutava,
e talor lo turbava.
Al suo comandamento
movea ’l fermamento,
     225e talor si spandea,
sí che ’l mondo parea
tutto nelle sue braccia.
Or le ride la faccia,
un’ora cruccia e dole,
     230poi torna come sole.