Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/43

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il tesoretto 37

     1165E se tu fossi giunto
d’alcun gravoso punto,
tosto la mostra fuore.
Non fie sí duro core,
che per la mia temenza
     1170non t’agia in reverenza».
E io gechitamente
ricevetti presente1172
la ’nsegna, che mi diede.
Poi le basciai lo piede,
     1175e merzé le gridai,
ch’ella m’avesse omai
per suo racomandato.
E quando fui girato,
giá piú no lla rividi.
     1180Or conven ch’io mi guidi
vêr lá dove mi disse,
nanzi che si partisse.

XIII

Or va mastro Burnetto
per un sentiero stretto,
     1185cercando di vedere
e toccare e sapere
ciò che l’è destinato.
E non fui guari andato,
ch’i’ fui nella deserta
     1190dov’io non trovai certa
né strada né sentiero.
Deh, che paese fero
trovai in quella parte!
Che, s’io sapesse d’arte,
     1195quivi mi bisognava.
Ché, quanto piú mirava,