Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/44

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38 poemetti allegorico-didascalici

piú mi parea salvagio.
Quivi non ha viagio,
quivi non ha persone,
     1200quivi non ha magione,
non bestia, non uccello,
non fiume, non ruscello,
né formica, né mosca,
né cosa ch’io conosca.
     1205Ed io, pensando forte,
dottai ben dela morte,
e non è maraviglia,
ché ben trecento miglia
durava d’ogne lato
     1210quel paese ismagiato.
Ma sí m’asicurai,
quando mi ricordai
del sicuro segnale
che contra tutto male
     1215mi dá sicuramento.
E io presi ardimento
quasi per aventura
per una valle scura,
tanto ch’al terzo giorno
     1220io mi trovai d’intorno
un grande pian giocondo,
lo piú gaio del mondo
e lo piú dilettoso.
Ma ricontar non oso
     1225ciò ch’io trovai e vidi,
se Dio mi porti e guidi.
Io non sarei creduto
di ciò ch’i’ ho veduto,
ch’io vidi imperadori
     1230e re e gran segnori,
e mastri di scienze
che dittavan sentenze,