Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/49

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il tesoretto 43

e dimora’vi tanto,
     1365ched io vidi Larghezza
mostrar con gran pianezza
ad un bel cavalero,
come nel suo mistero
si dovesse portare.
     1370E dicea, ciò mi pare:
«Se tu vuoli esser mio,
di tanto t’afid’io,
che nullo tempo mai
di me mal non avrai,
     1375anzi, sarai tuttore
in grandezza e in onore;
ché giá om per larghezza
non venne in poverezza.
Ver’è, ch’assai persone
     1380dicon ch’a mia cagione
hanno l’aver perduto,
e ch’è loro avenuto,
perché son larghi stati,
ma troppo sono errati;
     1385ché, como è largo quegli
che par che s’acapigli
per una poca cosa
ove onor grande posa,
e ’n un’altra bruttezza
     1390fará sí gran larghezza,
che fie dismisuranza?
Ma tu sapie ’n certanza
che null’ora che sia
venir non ti poria
     1395la tua ricchezza meno,
se ti tieni al mio freno
nel modo ch’io diragio.
Ché quelli è largo e sagio
che spende lo danaro