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60 | poemetti allegorico-didascalici |
E va, che ben ti pigli,
1970e che Dio ti consigli;
ché per esser leale
si cuopre molto male».
XVIII
Allora ’l cavalero,
che ’n sí alto mestero
1975avea la mente misa,
se n’andò a distesa
e gísene a Prodezza;
e quivi con pianezza
e con bel piacimento
1980le disse ’l suo talento.
Allor vid’io Prodezza
con viso di baldezza,
sicura e sanza risa
parlare in questa guisa:
1985«Dicoti apertamente
che tu non sie corrente
a far né dir follia;
ché, per la fede mia,
non ha presa mi’ arte
1990chi segue folle parte;
e chi briga mattezza
non fie di tale altezza,
che non rovini a fondo:
non ha grazia nel mondo.
1995E guardati ad ogn’ora
che tu non facce ingiuria
né forza a om vivente.
Quanto se’ piú potente,
cotanto piú ti guarda,
2000ché la gente non tarda