Pagina:Poemetti italiani, vol. I.djvu/179

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Tragge gli spirti faticati, e fere,
E spezza al fin la riversata pianta,
Tale affannando le robuste braccia
Il buon David del Filisteo disciolse
L’abominata, e spaventevol testa;
Ampio correa de le troncate canne
Il sangue spento, e dilagava il piano
Siccome fiume, e da terror commossi
Volsero il tergo i Filistei fuggendo;
Ma ’l buon David col fiero teschio anciso
Entro Gierusalem facea ritorno.