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DELLA

NATURA POETICA

POEMETTO

DEL

CONTE VINCENZO MARENCO

PIEMONTESE.


     O Tu qualunque alla difficil meta
Brami poggiar del monte a Febo caro,
E al vanto aspiri d’immortal poeta,
     Se te d’un lauro il più sovente amaro
Punge tanto desir, nè temi il morso
Di macra Invidia, che gli cresce a paro,
     Pria che te spicchi al periglioso corso,
E premer tenti al corridor Febeo
Spesso indocile al fren l’aereo dorso,
     Odi, e non pensa che Latin, nè Acheo,
Non Tosco, od Anglo, o Gallico marstro
Vagliano a farti emulator d’Orfeo.
     Mentre ancor precettor, che ’l cammin destro
Mostrasse, non v’avea, ch’ei già le genti
Al suon traeva dell’armonic’estro.