Pagina:Poemetti italiani, vol. I.djvu/24

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Per la salute della patria loro,
E per la propria vita del Signore;
Spettacol miserabile, e funesto!
Perciò che ad or ad or dall’acre piove
Sopra la terra, tanta gente morta,
Quante dai gravi rami d’una quercia
Scossa dai venti vanno a terra ghiande,
O come spessa grandine, e tempesta,
I Re nel mezzo alle pugnaci schiere,
Vestiti del color del celeste arco;
Hanno nei picciol petti animo immenso;
Nati all’imperio, ed alla gloria avvezzi,
Non voglion ceder, nè voltar le spalle,
Se non quando la viva forza o questo,
O quello astrigne a ricoprir la terra,
Questi animi turbati, e queste gravi
Sedizioni, e tanto orribil moto
Potrai tosto quetar, se getti un pugno
Di polve in aria verso quelle schiere,
Ancora, avanti che si venga all’armi,
Se ’l popol tutto in due parti diviso
Vedrai dal tronco d’una antica pianta
Pender, come due pomi, o due mammelle,
Che si spicchin dal petto d’una madre,
Non indugiar, piglia un frondoso ramo,
E prestamente sopra quelle spargi
Minutissima pioggia, ove si trovi