Pagina:Poemetti italiani, vol. XII.djvu/125

Da Wikisource.

121

     Agilissimo Ippolito dall’alto
Colle redini in man balzando cade,
Mal per la fretta misurando il salto
S’avviluppa alle briglie e il cocchio rade;
Doppian la foga i corridori e all’alto
Colle s’avvian per le dumose strade,
Ei capovolto delle briglie ai nodi
Strascinato morìa.... ma tu non m’odi?

     E getti il velo sulla faccia e vai
Piangendo ai lidi ove non splende il sole?
Deh taci o donna lacrimasti assai
Misera più che immaginar si suole;
Nè invan oggi per te forse donai
Pietoso a’ mali tuoi carmi e parole,
E sparger qualche lacrima d’affanno
I posteri per te forse sapranno.