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Pagina:Poemi (Byron).djvu/159

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il giaurro 155

Su la salma il rival...   *     *     *     *     *     
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» Nel mar profondo,
700» Lejla sì dorma; più vermiglia tomba
» Hassano avrà. Lo spirto di colei
» Drizzò maestro al suo rio cor l’acciaro,
» Che gli apprese ad amar; il suo Profeta
» Invocava il crudel; contro al Giaurro
705» Vendicatore ogni poter fu vano;
» Allà chiamava, e non udita sôrse,
» O dispregiata la sua voce. Folle
» Pagano tu, che il ciel credesti ai preghi
» Di Lejla sordo, e a’ tuoi pietoso!... L’ora
710» Ben I’ guatai; misto a costor assalsi
» In suo vïaggio il traditor; satolla
» È l’ira mia; l’opra compiuta;.... io parto....
» E solo!....*     *     *     *     *     *     *     *     
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Il tintinnìo de’ ruminanti
Cameli udìssi; alto a la grata corse
715La madre sua; vide su le pasture