Pagina:Poesie (Carducci).djvu/426

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400 giambi ed epodi

Perché la madre tua lasciasti? Oh, quando
A mensa ella sedea,
Il tuo loco guardava, e lacrimando
64Il viso rivolgea.

Madre, perdona. A un cenno tuo la testa,
La balda testa ei piega;
Ma il suo duce prigion bandí la gesta,
68E la gran Roma prega.

Egli su’ trionfali archi diritta
Vide, nel ciel del Lazio,
Di Roma vide l’alta imago, afflitta
72D’inverecondo strazio.

Ella che tien del nostro patto l’arca,
L’ara del nostro dritto;
Per cui Dante gemé, fremé il Petrarca,
76E ’l Machiavelli ha scritto;

Austera e pia ne la materna faccia
Con lagrimoso ciglio
Lo riguardava, e gli tendea le braccia,
80E gli diceva: O figlio.

Ed ei, questo predone (ascolta, o greggia
Turpe di schiavi, ascolta),
Questo predon cui l’Apennin verdeggia
84Di lieti paschi e folta