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giambi ed epodi 431


XII.

NOSTRI SANTI E NOSTRI MORTI


A i dí mesti d’autunno il prete canta
I morti in terra ed i suoi santi in ciel,
E muta il suon de’ bronzi, e l’are ammanta
4Oggi di lieto e doman d’atro vel.

Noi d’un cuor solo e con un solo rito
A’ tuoi santi e a’ tuoi morti, o libertà,
Libiamo il vin del funeral convito,
8Come la Grecia ne le antiche età.

Ahi, ma libando a’ gloriosi estinti
Ne i dí fausti la greca gioventú
Rammemorava i regi uccisi e i vinti,
12E in Atene regnavi unica tu.