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Pagina:Poesie (Carducci).djvu/773

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rime nuove 747


E appoggia l’arpa al tavolo; e già fuore
Tratte han le spade arpeggiatore e re;
Pugnano a lungo con fiero fragore
16Fin che cade ne l’alta sala il re.

— Or canto il terzo, il canto mio piú vago,
Nè mai stanco a ridirlo mi farà:
Giace Sifrido re nel rosso lago
20Del sangue suo, morto nel sangue sta. ―