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820 | odi barbare |
Su gli alti fastigi s’indugia il sole guardando
con un sorriso languido di vïola,12
che ne la bigia pietra nel fósco vermiglio mattone
par che risvegli l’anima de i secoli,
e un desio mesto pe ’l rigido aëre sveglia
di rossi maggi, di calde aulenti sere,16
quando le donne gentili danzavano in piazza
e co’ i re vinti i consoli tornavano.
Tale la musa ride fuggente al verso in cui trema
un desiderio vano de la bellezza antica.20