Pagina:Poesie (Monti).djvu/11

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prefazione vii

della poesia (scrivo cosí, perché di poesia qui si tratta) dire dell’anno della composizione e della pubblicazione, de’ fatti che le diedero origine, del personaggio cui fu dedicata, del metro nel quale fu scritta, è uno spiegarla piú che per metà, un porre il lettore in quella tranquilla appunto perché sapiente disposizion d’animo che gli è necessaria per conoscere, e quindi anche intendere e gustare, nelle sue ragioni prime ed intime l’opera d’arte. Tutto questo feci nel caso presente in note d’introduzione, piú o meno ampie, secondo il bisogno; e, se si pensi che di ciò in altri commentatori non c’era nemmeno l’ombra, apparirà manifesto quanti libri dovessi consultare, quante ricerche fare per poter raggiungere in modo degno l’ideale prefissomi. Di quelli è una tavola in principio subito del volume, quantunque, com’è facile vedere, non completa, perché altre parecchie opere, citate nel commento una volta sola, non potevano esser messe fra quelle che, per venir citate piú volte, tornava conveniente indicare abbreviate; di queste s’accorgerà il lettore al solo sfogliar delle pagine. Basti qui dire che alcune di esse ricerche, che correggono errori detti e ripetuti, son nuove affatto e non si trovano in alcun libro; come quelle, p. es., che riguardano Anna Malaspina e le sue figlie.

Degli accenni storici tutti diedi, a’ propri luoghi, intera spiegazione, servendomi, ben s’intende, molte volte delle note del Monti o di Giovanni Antonio Maggi, ch’egli fece co’ suggerimenti e l’approvazione di lui; moltissime altre, di studi miei per correggere o, piú spesso, per completare dove mancava od era errato: ciò che fino ad oggi non aveva fatto alcuno. Ma per conservare la dovuta sobrietà ed uguaglianza fra le varie parti del lavoro, dalle note del Monti e del Maggi (indico, sia detto una volta per sempre, con un Mt. quelle del primo, con un Mg. quelle del secondo) tolsi «il troppo e il vano», vale a dire tutto quello che ha natura polemica e, se mi sia lecito dir, personale, o ch’è divagazione, sia pur anche erudita, fuori del tema. Cosí feci per le molte allusioni mitologiche e per