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26 AL PRINC. DON SIGISMONDO CHIGI

     La mia polve tornar donde fu tolta1.
     150Ma in que’ vergini labbri, in que’ begli occhi
     Aver quest’occhi inebriati, e dolce
     Sentirmi ancor nell’anima rapita
     Scorrere il suono delle tue parole;
     Amar te sola, e rïamato amante2
     155Non essere felice; e veder quindi
     Contra me, contra te, contra le voci
     Di natura e del ciel sorger crudeli
     Gli uomini, i pregiudizi e la fortuna3;
     Perder la speme di donarti un giorno
     160Nome piú sacro che d’amante, e caro
     Peso vederti dal mio collo pendere,
     E d’un bacio pregarmi e d’un sorriso
     Con angelico vezzo; abbandonarti....
     Obblïarti, e per sempre... Ah lungi, lungi,
     165Feroce idea; tu mi spaventi, e cangi
     Tutta in furor la tenerezza mia.
     Allor requie non trovo. Io m’alzo, e corro
     Forsennato pe’ campi, e di lamenti
     Le caverne rïempio, che dintorno
     170Risponder sento con pietade. Allora
     Per dirupi m’è dolce inerpicarmi,
     E a traverso di folte irte boscaglie
     Aprir la via col petto, e del mio sangue
     Lasciarmi dietro rosseggianti i dumi.
     175La rabbia, che per entro mi divora,
     Di fuor trabocca. Infiammansi le membra,
     L’anelito s’addoppia, e piove a rivi
     Il sudor dalla fronte rabbuffata.
     Piú scabrezza al sentier, piú forza al piede4,
     180Piú ristoro al mio cor; finché smarrito
     Di balza in balza valicando, all’orlo
     D’un abisso mi spingo. A riguardarlo
     Si rizzano le chiome, e il piè s’arretra.
     A poco a poco quel terror poi cede,
     185E un pensiero sottentra ed un desío,


176. . . . . . . . . Infiammansi le membra
qual che bollente esce dal foco
(Questo verso di Dante Par. i, 60, fu poi tolto nell’ediz. dei classici it. 1826).

    poiché il girare de’ pianeti segna il passare del tempo.

  1. 149. donde fu tolta: alla terra.
  2. 154. riamato amante: Dalle lettere del M. alla Sulgher si rileva che Carlotta lo amava. La ragione dell’infelicità degli amanti e di lui specialmente è detta nella nota d’int. e nella nota seg.
  3. 158. Gli uomini, perché il padre non volle che Carlotta sposasse il poeta; i pregiudizi, perché ella aveva avuto un’educazione signorile, ed egli no; la fortuna, perché ella era ricca, ed egli povero.
  4. 179. Piú sca-