Pagina:Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi tra le pastorelle arcadi Lesbia Cidonia, 1820.djvu/123

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Gl’Itali Cigni eletti
     Che d’Ippocrene in riva
     All’armonìa giuliva
     Della mente sposar gli alti concetti,
     Volgon sorpresi il guardo
     A Lei che alt’orme imprime,
     E posa il piè non tardo
     Sulle vietate spaventose cime,
     Vincendo l’ardua impresa
     Al più maschio valor spesso contesa.

Di Lesbia o dotti amici,
     Cui fu dal Ciel concesso
     Bearvi a Lei d’appresso,
     E udendo i carmi suoi trar dì felici,
     Invidiarvi io deggio,
     Che in questa ingrata Terra
     Splender da lunge io veggio
     L’ingegno ond’Ella al tempo rio fa guerra,
     Odo i suoi detti e i versi;
     Ma vietan ch’io la vegga i fati avversi.