Pagina:Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi tra le pastorelle arcadi Lesbia Cidonia, 1820.djvu/13

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ELOGIO

DI

PAOLINA SUARDO GRISMONDI

SCRITTO PER RECITARSI

NELL’ACCADEMIA VIRGILIANA DI MANTOVA

DALL’AB. SAVERIO BETTINELLI.


Un elogio di donna in consesso grave de’ dotti a cui le donne non intervengono, e dan solo il nome per ornamento, ben so che dee parer non sol nuovo, ma strano, nè giustificato dall’amor patrio essendo di donna straniera, nè dall’età mia non sospetta di parzialità, che suol perdonarsi ad un tenero alletto pel sesso dominatore de’ cuori umani, ma non a quello d’un più che ottogenario, a cui s’accorda appena d’aver un cuore, o si deride se l’ha. Non sarò adunque orator prevenuto a favor di colei, che mai non vidi, e che pregiai soltanto in ispirito pe’ suoi rari talenti, e per commercio