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NELL’OCCASIONE DELLE NOZZE

DEL NOBILE SIGNOR CONTE

ALBERTO POMPEI

E DELLA MOBILE SIGNORA CONTESSA

TEODORA LISCA


Quella che l’alme a suo voler trasporta
     Sacra forza de’ carmi, e che a remote
     Terre scorgendo il fervido pensiero
     Co’ vivi ascrei color spesso a lui gode
     5Mille dipinger varïate scene;
     Quella che puote degli affetti altrui
     Scuoter, come più vuol, le arcane molle,
     Ed or destar la gioja, or la tristezza
     Chiamar su volti, e trar dagli occhi il pianto,
     10O caro amico, quella forza stessa
     Tutta sentii da tuoi maestri carmi,
     Che soave amistà dettar ti volle,
     Movere a un tratto e ricercarmi il core.
     Ecco repente io mi trovai lunghesso
     15Il bell’Adige tuo, parvemi lieta