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AL CAVALIERE CONTE
GIO. BATTISTA GIOVIO
PER UN DI LUI COMPONIMENTO POETICO
SULL’INDICATO ARGOMENTO
Come già lieto, di palustri fronde
Cinto il Benaco i crini, e i suoi frementi
3Marin fiotti sedati, uscìa dell’onde
Di Catullo ad udire i dotti accenti,
Qualor di Roma al fumo Ei si togliea
6Più tranquilli cercando ozj innocenti;
E di Sirmio alle tacite volgea
Selvette amiche ove da ombroso speco
9L’aere cantando di dolcezza empiea,
E col glauco lor Dio pen deano seco
Le Ninfe intente di que’ carmi al suono
12Cui sovra l’acque raddoppiava l’eco;
Così, Spirto gentil, cui le vie sono
D’Elicona dischiuse, e l’Ascree Dive
15Sì nobil plettro hanno concesso in dono,