Lieto ad udirti in sulle algose rive
Tragge il tuo Lario, e a lui dintorno cento
18Traggon sua gloria e amor Ninfe giulive;
Nè batter ala intanto ardisce il vento,
Nè, l’onda gorgoliar mentre tu versi
21Dalle soavi labbra ibleo concento.
Pur del Lario le Figlie ora dolersi
Certo vedrai, poichè insegnar lor godi
24Il troppo umil mio nome entro a tuoi versi
Non degno obbietto degli Eolii modi
Ch’ami destar su quelle rive usate
27Sol d’alti ingegni a rammentar le lodi
Là ve d’Eroi fra immagini onorate(l)
Che dell’invida età sprezzano l’ira
30Da vivaci pennelli effigïate
L’Ombra del tuo grand’Avo ancor si aggira,
E de’ chiari suoi pregi, e de’ più bei
33Vetusti esempli emulator ti ammira.
Quelle le mete son, quelle ove dei
Fervid’inni drizzar, di me in obblìo
36Lasciando il nome, e i rozzi carmi miei.