Pagina:Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi tra le pastorelle arcadi Lesbia Cidonia, 1820.djvu/169

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     Pur della Senna a rallegrar le rive,
     45E spesso ancor di più leggiadre forme
     Per lui si ornaro, qual da stranio clima
     Pianta da lungi tratta in suol non suo
     Sorge talor più bella, e al cultor nuovo,
     E al novello terren di gloria accresce.
     50Virtù del sacro tempio ove gli eletti
     Suoi cari figli accoglie, e le sudate
     Lor fronti cinge degli eterni allori
     Pur a te aperse, o immortal spirto, il varco
     E te nel mezzo a que’ divini ingegni
     55Vide di sempre ardenti brame acceso
     Con franco piè le vie batter di gloria.
     Spirto felice! de’ più rari esempli
     Tu fosti emulator, e spesso ancora
     Rapido li vincesti, e delle palme
     60Da l’altrui man raccolte entro il tuo core,
     Che sol del commi ben avido ardea
     Più che de’ lauri tuoi spesso esultasti.
     Così tranquillo per gli aerei campi
     Astro lucente poggia in suo cammino
     65A mille stelle in mezzo, e lor soltanto
     Tenta agguagliarsi invan languido lume
     D’effimero vapor che d’ima alzossi
     Umida valle, e che travolto è al soffio
     Di brev’aura leggiera, e si disperde.