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AL SIGNOR
GIO. ANTONIO GIOVANELLI(p)
MADRIGALE
Giovanelli perdona a chi il tuo chiaro
Merto offuscar tentò, e i dolci e bei
Inni del plettro tuo co’ versi miei,
Ahi troppo umìli! osò mettere al paro.
Deh! prendi a scherno i lamentosi e mesti
Gemiti dei funesti
Gufi, che errar fra l’ombre han per costume
„Ne del sol ponno sofferire il lume.„