Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
199 |
ADDIO ALLE MUSE
Itene lungi o Muse; a che mi giova
Il favor vostro, se ognor stanimi al fianco
Funesta turba di malor crudeli
Che di me fanno, ahi lassa! orrido strazio?
5Itene lungi o Muse, i vostri carmi
Mal ponno risonar su queste labbra
Solo a sospir da lungo tempo usate,
Ed a lamenti ond’ho già stanchi i Numi.
Gli studj vostri di seguir mi vieta
10Medic’arte severa, ed a’ spiacenti
Farmachi, e a succhi ingrati han cesso il loco
I sacri a voi, e già dolce mia cura,
Aurei dotti volumi; a me d’appresso
Ne’ di Bice il cantor, nè quel di Laura
15Non veggio più, ne di Ferrara il cigno,
Nè il chiaro vate ond’anche eterno vive
Il pio Goffredo, e per cui vanta anch’essa
La mia Patria il suo Maro al par di Manto.