Pagina:Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi tra le pastorelle arcadi Lesbia Cidonia, 1820.djvu/230

Da Wikisource.


     Quoi! la Colombe parfumée
     Qu’ Amour lui même avoit formée
Pour le char de Venus et les plus tendres jeux,
D’une sublime ardeur tout a coup animée,
     Va jusq’à l’Olympe orageux
     Disputer à l’Aigle enflammée
     Le tonnerre et ses triples feux!

Con questi versi ha principio una lettera gentilissima che il sig. Le Brun scrisse da Parigi alla contessa Grismondi, e dice che gli furono inspirati dalla sublime traduzione da Lei fatta dell’ode sua al conte di Buffon; aggiunge poi sembrargli parlare in quella il linguaggio del Petrarca, e del Tasso. Il Poeta Francese formò l’idea di questo componimento allor quando il co. di Buffon ammalò gravemente, un anno dopo che morte ebbe rapita a Lui la dolce sposa sul fior de’ suoi giorni. Quest’Ode, già pubblicata colle stampe Locatelli di Bergamo, esce nuovamente alla luce coi varj cangiamenti fatti espressamente dall’Autore, ed inviati alla contessa Grismondi.
Le Brun, celebre per molte altre letterarie produzioni ha pure scritto il Poema della Natura, cui si allude con que’ versi dell’Ode pag. 85.

Io pur seguace de’ tuoi studj ecc.

Il celebre Plinio Francese Giorgio Le Clerc conte di Buffon volle pure con elegantissima lettera piena di sentita ammirazione, rendere alla contessa Grismondi i suoi cortesi ringraziamenti per la pregevole traduzione di questa Ode.