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SCRITTO DA CEREA CAMPAGNA SUL VERONESE

AL SIGNOR

GIROLAMO POMPEI


SONETTO


D’aperto cielo i Zeffiretti alati,
     Le pure fonti, il taciturno orrore
     Delle foreste, i lieti colli, e i prati
     Sempre fur cari a l’Apollinee Suore;

E pur fra questi dilettosi amati
     Campi ove or traggo sì tranquille l’ore,
     Io tento invan la cetra ai carmi usati,
     E dalle Muse in van chieggo favore.

Ahi più non m’odon le Castalie Dive,
     Che tutte, Amico, a te d’intorno or sono
     Nè dal tuo fianco si diparton mai.

Felice te, spirto gentil, che fai
     Con lor cantando in sì gradito suono
     Liete eccheggiar de l’Adige le rive.