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DA BERGAMO
RISPOSTA AD UN SONETTO
DELLO STESSO
SONETTO
Mentre Spirto gentil sul margo ameno
Tu de l’Adige stai cantando a gara
Co’ miglior cigni ascrei, novella e rara
Gloria tessendo al tuo natìo terreno;
Io qui col cor di mille affanni pieno
De la sorte mi lagno empia ed avara,
Che da te mi condanna, e dalla chiara
Tua Patria lunge a la tristezza in seno.
Più non tocco la cetra; ogni ridente
Pensier mi fugge, e torbide inquïete
L’ore traendo vo mesta e dolente;
E se te chiamo, sol dalle secrete
Sedi ove alberga, con pietà mi sente
Eco, e i miei gridi, e il nome tuo ripete.