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ALLA MEMORIA
DI
IL GONDOLIERE
nel dì dei Morti 1857.
Han sepolto Manin lontano tanto,
E abbiamo a San Michele il campo santo!
Se la gondola mia fosse un vascello,
Andar me ne vorrei sino a Marsiglia;
5Là troverei la sposa di Daniello,
Che dicon che rivuol la sua famiglia;
Ed io vorrei volar come un uccello
Per riportarle il marito e la figlia:
Poi, messo in su la poppa il dolce carco,
10Vorrei tornar la sera al mio San Marco.
Han sepolto Manin lontano tanto,
E abbiamo a San Michele il campo santo!
Povera Emilia, che voleva sì bene
A questo suo bel mar dov’era nata:
15M’han detto che al finir delle sue pene
Ha chiamato Venezia ed è spirata:
S’ella anche morta al suo bel mar riviene,
Io certo la vedria risuscitata,
E certo che gridar la sentiria:
20— Io ti riveggo ancor, Venezia mia. —
Han sepolto Manin lontano tanto,
E abbiamo a San Michele il campo santo!